L’approvazione del Decreto Coesione è l’ennesima dimostrazione di un paese incapace di pianificare e programmare, preferendo la politica della deroga e dell’emergenza. La deregolamentazione per l’apertura di parcheggi temporanei ad uso pubblico fino a 500 posti, in edilizia libera e in deroga alle procedure di valutazione di impatto ambientale e di autorizzazione paesaggistica, costituisce un’ulteriore ferita al nostro territorio e all’ambiente, ignorando qualsiasi regolamento o direttiva europea. Il governo si conferma nemico dell’ambiente e della biodiversità, dopo aver votato contro la Nature Restoration Law in Europa.
Tale legge permetterà l’apertura di parcheggi lungo la costa e su terreni agricoli, senza la necessaria valutazione di impatto ambientale, anche in aree parco. Invece di promuovere soluzioni di mobilità sostenibile e collettiva, si preferisce incentivare il traffico veicolare privato verso la costa, senza che gli enti territoriali possano pianificarne l’ubicazione in base alle esigenze pubbliche di mobilità.
La mancanza di procedure di valutazione ambientale, inclusa la considerazione degli effetti cumulativi, potrebbe portare al paradosso di consentire la costruzione di numerosi parcheggi da 499 posti in aree turistiche attrattive ma ecologicamente fragili. Questa scelta contrasta con l’art. 17 del regolamento (UE) 2020/852 sul principio di danno significativo all’ambiente e con la Direttiva 2011/92/UE sulla valutazione di impatto ambientale.
Oltre all’aspetto ambientale e paesaggistico, è importante evidenziare che negli ultimi anni l’attività investigativa antimafia si è concentrata sui parcheggi nelle località turistiche e costiere, scoprendo numerose infiltrazioni di clan nella loro gestione. Consentire l’apertura di parcheggi con la sola comunicazione in edilizia libera renderà più difficile per gli enti locali effettuare i necessari controlli che sarebbero stati previsti per il rilascio delle autorizzazioni.
L’approvazione di questa deroga normativa all’ambiente riflette una pericolosa tendenza a gestire le politiche pubbliche in modalità di emergenza continua. Bisogna saper governare con una visione a lungo termine, e non accorgersi all’inizio di ogni estate delle criticità che sono sempre presenti e mai volutamente risolte.
Francesco de Franco Italia Viva – Responsabile ambiente provincia di Lecce