Il circolo leccese di Italia Viva controreplica ad Adriana Poli Bortone: “Mantenga le promesse e non soffochi il dibattito”. E poi torna sulla questione non ben spiegata della consulenza
LECCE – Mentre l’ex sindaco Carlo Salvemini per il momento tace, a controreplicare rispetto alla risposta, decisamente piccata, della nuova prima cittadina di Lecce, Adriana Poli Bortone, è il coordinamento comunale di Italia Viva che era stato fra i primi a segnalare la “scomparsa” di assessorati come quelli alla Cura, alle Marine e all’Università, annunciati nel pieno della campagna elettorale. Il circolo leccese del partito fondato da Matteo Renzi taccia come “scomposte” le reazioni alle sottolineature delle opposizioni, ritenendo che le sue nuove dichiarazioni, di fatto, confermino il “mancato rispetto delle promesse fatte in campagna elettorale”.
“Scopriamo ora dalle sue stesse parole che questi diventeranno semplici deleghe trasversali attribuite a lei e ad altri assessori”, commentano Francesco de Franco, dalla cabina di regia del circolo. Specificando che “queste deleghe trasversali sono sempre esistite, poiché il decoro urbano, il patrimonio, l’ambiente e il welfare sono competenze tradizionalmente distribuite tra diversi assessorati”.
Al di là di questo, il dibattito si sposta però oggi sul ruolo, che resta al momento piuttosto misterioso, che avrà Ugo Lisi nelle vesti di consulente. Italia Viva, specificando di non voler entrare nel merito delle scelte politiche dietro alla mancata assegnazione di una delega a Lisi, si domanda quale possa essere il suo ruolo, considerando che, scrive il circolo, “l’aver fatto da assessore a Galatina fino ad aprile 2024, lo rende incompatibile a qualsiasi incarico fiduciario assegnato ai sensi del Tuel”.
Da qui, l’invito alla sindaca Adriana Poli Bortone ad “abbandonare i toni da campagna elettorale, evitando di evocare disastri non meglio identificati, e iniziare a prendersi la responsabilità di quanto afferma. Il ruolo e il compito delle opposizioni non li decide lei, né i suoi pasdaran sui social. La democrazia si basa sulla libertà di esprimere opinioni diverse e di essere in opposizione alle forze al governo”.
“La minoranza – aggiunge de Franco – non è solo un gruppo emerso dalle elezioni, ma un pilastro essenziale per una democrazia sana. Anche le critiche che lei considera lana caprina sono importanti, perché le promesse elettorali devono diventare realtà; è inaccettabile inquinare il dibattito politico con false promesse”. In definitiva, per Italia Viva, “invitare la minoranza a non esprimere le proprie preoccupazioni appare come un tentativo di soffocare il dibattito democratico, vitale per fare in modo che le voci di tutti i cittadini siano ascoltate”.