I suoli europei sono la base su cui si costruisce la nostra sicurezza alimentare, la biodiversità e la resilienza ai cambiamenti climatici. Eppure, un recente rapporto del Joint Research Centre e dell’European Environment Agency dipinge un quadro preoccupante: la maggior parte dei suoli in Europa è in sofferenza, colpita da degrado, inquinamento e perdita di biodiversità.
Ogni anno, un miliardo di tonnellate di suolo viene spazzato via dall’erosione, amplificata da eventi climatici estremi sempre più frequenti. La perdita di materia organica, fondamentale per sequestrare carbonio e garantire la fertilità, sta trasformando i nostri terreni in una risorsa sempre più fragile. A questo si aggiunge la contaminazione da pesticidi e fertilizzanti che, oltre a danneggiare i suoli, minaccia la qualità delle acque e la salute umana.
Il degrado dei suoli non è un fenomeno naturale. Molte delle cause sono legate alle attività umane. L’agricoltura intensiva, con l’uso massiccio di fertilizzanti chimici e pesticidi, sta impoverendo i terreni e riducendo la biodiversità. Anche l’espansione urbana ha il suo peso: la cementificazione avanza a un ritmo impressionante, consumando oltre 400 chilometri quadrati di suolo ogni anno e rendendo sterile una risorsa vitale. E poi c’è il cambiamento climatico, con le sue ondate di calore, le siccità prolungate e le piogge torrenziali, che accelerano la degradazione e compromettono la capacità dei suoli di rigenerarsi.
Ma cosa si può fare per invertire questa tendenza? Una soluzione arriva dal nuovo Soil Monitoring and Resilience Law, che mira a migliorare il monitoraggio della salute dei suoli in Europa e a colmare le lacune informative. Un altro passo cruciale è incentivare pratiche agricole più sostenibili, come la rotazione delle colture, la riduzione dell’uso di pesticidi e l’introduzione di coperture vegetali per proteggere i terreni. Anche il recupero della fertilità attraverso tecniche di rigenerazione della materia organica è una strada da percorrere con decisione.
La lotta per la salute dei suoli richiede uno sforzo collettivo, che coinvolga agricoltori, cittadini e istituzioni. Coinvolgere le comunità attraverso progetti di citizen science può essere un modo per sensibilizzare e favorire il cambiamento. Non si tratta solo di proteggere un elemento della natura, ma di preservare le basi della nostra stessa sopravvivenza. I suoli sani non sono un lusso: sono una necessità per affrontare le sfide del nostro tempo e costruire un futuro sostenibile.