Negli ultimi anni, i cambiamenti climatici hanno avuto un impatto significativo, provocando variazioni nella piovosità e prolungando i periodi di siccità, rendendo cruciale la gestione delle risorse idriche e causando danni considerevoli all’agricoltura.
La proposta si concentra sul riuso irriguo delle acque reflue depurate.
Acquedotto Pugliese e il Comune di Lecce sono impegnati in questi anni in interventi infrastrutturali per il completamento della rete idrica e fognante a San Cataldo, oltre che nei villaggi di Sole, Wojtyla e Dario, e nelle località di Marangi, Mezzagrande Nord e Sud, Borgo Piave e Case Simini, e per la realizzazione di nuovi tronchi di rete idrica e fogna nera in alcune vie dell’abitato di Frigole e di Torre Rinalda.

Per contrastare i fenomeni di desertificazione e incentivare l’agricoltura nel territorio tra l’agglomerato urbano e le marine, il Comune di Lecce si fa promotore di un tavolo di coordinamento con AQP, il Consorzio di Bonifica Ugento Li Foggi e altri Enti interessati, verificando la possibilità di attivazione dello strumento del Contratto di Fiume. L’obiettivo primario è quello di ottenere finanziamenti regionali per supportare la progettazione e l’adeguamento dell’impianto di depurazione di San Cataldo, al fine di rendere possibile il riutilizzo delle acque reflue per scopi agricoli. Questo passo è cruciale non solo per garantire una gestione sostenibile delle risorse idriche, ma anche per promuovere un’agricoltura più efficiente e resiliente alle variazioni climatiche. Attraverso l’acquisizione di questi finanziamenti, si mira a implementare tecnologie avanzate e pratiche innovative che consentano di trattare e riutilizzare in modo sicuro le acque reflue, contribuendo così alla conservazione delle risorse idriche e alla promozione di un’economia agricola più sostenibile e responsabile.
